Marilia, 29 anni, venne trovata senza vita nell’ufficio dell’azienda in cui lavorava.
Venne picchiata, poi bruciata viva con l’acido. Era incinta.
Ad ucciderla fu il suo datore di lavoro nonché amante.
È stato condannato a 30 anni di reclusione.
(Fonte: www.inquantodonna.it)
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