«Prevenzione e contrasto alla violenza sulle donne – ha spiegato la ministra – sono una priorità del Governo e ovviamente costituiscono un nostro impegno
quotidiano». C’è tuttavia bisogno di ulteriori interventi concreti che permettano di contrastare il fenomeno. Tra questi la costituzione della cabina di
regia interistituzionale per l’attuazione del Piano straordinario contro la violenza sessuale e di genere, messo in campo proprio per «rafforzare e promuovere
azioni di contrasto alla violenza sulle donne e al femminicidio», convocata da Boschi per il prossimo 8 settembre. «La lotta al femminicidio – ha concluso
la ministra – riguarda tutta la nostra società, tutti noi, uomini e donne. Non possiamo e non vogliamo abituarci a queste tragiche morti».
La scelta della ministra Boschi non è piaciuta alla deputata di Sinistra Italiana Celeste Costantino, prima firmataria di una proposta di legge per l’introduzione
dell’educazione sentimentale nelle scuole in discussione in commissione Cultura di Montecitorio. Per contrastare efficacemente il femminicidio «non c’è
bisogno di una cabina di regia», ma «basta dare i finanziamenti ai centri antiviolenza che nel nostro Paese stanno chiudendo», attacca Cosentino in una
nota, accusando Boschi di «perdere tempo», preferendo non intervenire «davanti ad una situazione ormai insostenibile». Le 160 vittime di violenza che si
registrano dal gennaio 2015 sono «un vero e proprio bollettino di guerra», conclude,, auspicando il rapido rifinanziamento dei Centri antiviolenza e un
rapido via libera alla legge sull’educazione sentimentale ferma alla Camera. «Partiamo da qui perché per combattere la violenza contro le donne solo le
leggi securitarie non bastano», conclude Costantino.
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