Martedì la Camera dei Deputati ha approvato all’unanimità la mozione contro i matrimoni precoci e forzati, proposta dalla parlamentare socialista Pia Locatelli. Lo Stato italiano si impegna così ad attuare la risoluzione Onu del 2014 contro i matrimoni coercitivi e di minori e quella sul rafforzamento delle azioni di prevenzione delle unioni coatte, approvata dal Consiglio dei Diritti Umani a Ginevra il 2 luglio scorso.
Il fenomeno delle spose bambine in Italia riguarda 2mila bambine l’anno, figlie di immigrati talvolta nate in Italia, spedite nel paese d’origine con l’inganno per sposare uomini che potrebbero essere i loro padri o nonni. Pia Locatelli, nel suo intervento in Parlamento, ha parlato della necessità di inserire queste unioni nel piano antiviolenza del Governo e di dedicare risorse a statistiche e campagne di informazione per combatterle. L’impegno contro la piaga della pedofilia legalizzata, come l’ha giustamente definita la deputata, dovrà essere pari a quello profuso dall’Italia a livello europeo nella lotta alle mutilazioni genitali femminili.
Alle polemiche di chi ha definito non prioritaria la mozione, ha risposto Mara Carfagna, rimarcando l’importanza di garantire i diritti fondamentali all’infanzia, all’istruzione e all’autorealizzazione delle bambine.
(Fonte: http://www.pasionaria.it)