René Magritte 1926.
Fonte: https://www.pinterest.com/pin/326299935478987386/
Con questa ennesima sentenza colma di moralismo, a mio avviso è come se dicessero a tutte noi che non solo è inutile denunciare, che lo stupro alla fine è una cosa da poco, ma anche che dobbiamo stare al nostro posto, non dobbiamo alzare la testa, chiedendo pari diritti. L’obiettivo è ricacciarci in un luogo storico in cui eravamo senza diritti e senza voce. È come se ci stessero consigliando: “Se state al vostro posto nulla di così terribile vi potrà capitare”. Stare al nostro posto, seguire una infinità di regole e di consigli di “sano comportamento donnesco”, essere in linea con un modello che è stato creato per noi e tramandato al maschio nei secoli per far di noi quello che meglio crede, per soddisfare il suo desiderio di dominio, da esprimere anche attraverso un atto di violenza. Siamo donne e come tali…
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